ci proviamo!


" L'amicizia lega,
la complicità unisce "

Roberto Gervaso



Dal sito Società Alpinisti Monzesi, nella sezione storia della Mo.Re Perciò, per fare parte del terzetto, occorre essere ben affiatati con i compagni e quindi essere amici. Non si usa più il passo di marcia ma si corre. Correre sul pianeggiante asfalto che dall'Arengario accompagna i concorrenti fino alle porte di Calolzio, correre sulle prime erte frammischiate a scalini spesso introvabili per il buio pesto e che fanno poi baluginare le prime lontane luci di Erve, correre sullo sconnesso, aspro, malagevole e fosco sentiero che, dipartendosi dal Ponte del Scelto issa, fra una selva di piante, lassù fino alla Capanna Alpinisti Monzesi. Qui finalmente si conclude ogni sacrificio ed esplode la felicità per la competizione portata a termine.

Ci siamo, ho aspettato un po' a scrivere anche se la comunicazione che la nostra terna era stata accetta era arrivata da giorni. Ho voluto aspettare, pensare e ripensare alla "cosa" portandole il dovuto rispetto. 
Non so molto di questa Corsa, se non dai racconti di chi l'ha vissuta. E' solo da 2 anni che ne sento parlare, e me ne parlano come una leggenda, come qualcosa di mitico e il dovuto rispetto mi sembrava il minimo.  So che non saranno solo 42 km, e se nella maratona c'era di tutto, qui ci sarà ancora di più. Nella mia maratona ci ho trovato tutto drammi, paure, amicizia, vittorie, sconfitte, affetti, persone, sogni, rimpianti, rimorsi.. qui? Qui ci sarà anche il buio, il regolamento dei "cancelli", mettiamoci qualche imprevisto dai vari racconti e la montagna. Non parliamo di 2000m lo so, ma è sempre montagna. E la montagna lo sappiamo esige rispetto. 
Come la Regina. 
Il rispetto è doppio e quasi incute timore.

Incute timore quello si, ma il bello è che oltre a tutto quello che ho scritto c'è un elemento in più, rassicurante e incoraggiante: l'amicizia che diventa complicità e sostegno. So di non essere sola ad affrontarla. E leggere nella sezione storia del sito occorre essere ben affiatati con i compagni e quindi essere amici è rassicurante. Non è ovvio una regola da regolamento, ma è un valido consiglio e in questo caso io so di aver seguito il consiglio alla lettera, cosa che invece non faccio di solito. 
Se della prima Maratona ho provato anche solo a immaginare qualcosa della Mo.Re non ci provo neanche. Dai racconti scritti o a voce capisco "solo" che è "diversa" dalle altre corse e davvero impegnativa, tanto impegnativa. 

Di certo c'è poco: 
che ci hanno preso :-) nonostante i pronostici, 
la data e il percorso,
il resto è un'incognita tutta da scoprire e vivere insieme come una vera squadra non solo come una semplice terna.



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