di nuovo in pista, e che pista!




Eccomi qui, quasi non ricordo come si fa! 
Naaaaaaaaa... 
è come andare in bici, non si dimentica. 
E' come nuotare, non si dimentica.
E' come correre, non si dimentica.
Quindi? Si continua!

Ieri sera Fra mi ha chiesto hai voglia di scrivere qualcosa sulla Mezza d'Italia? 
Certo! Con le gambe non sono molto brava, ma con le parole me la cavo meglio.

Poi però comincio a pensare, da aprile non corro di cosa parlo? Non posso essere molto credibile come runner se da aprile non faccio che nuotare o pedalare.
In realtà domenica ho corso 7 km. Una lenta (nel vero senso della parola) agonia :-) anche se ho avuto lampi di onnipotenza in cui pensavo di iscrivermi al GTO.

Giusto qualche giorno fa ho incontrato casualmente il mio ortopedico che mi dice come stai infiltrata? Che detto così fa molto gangster! 
Bene, gli dico non corro. 
E lui brava, mi raccomando.
Già, ma lo sappiamo che più una cosa ci viene proibita e più ci attrae. In questo caso sicuramente il dolore non mi attrae particolarmente, anzi ha aiutato il mio allontanamento dalla corsa. Ma le sensazioni che la corsa mi regalava, quelle sicuramente mi mancano.

La corsa mi ha dato tanto, era il mio modo di incanalare le mie storie, e forse lo sarà ancora (di sicuro il 29 ottobre!) . Ora lo faccio con le 2 ruote o con una piscina, Sono tutti pezzi di un puzzle, il mio. E si incastrano perfettamente fra di loro. Anche con me.
Il resto si vedrà, la strada da fare è ancora tanta. Cambiano i mezzi, i tempi, ma non cambia la passione o la voglia di fare. 
La corsa mi ha insegnato parecchio, non voglio esagerare dicendo tanto, ma qualcosa sì, soprattutto su me stessa, ma anche su alcune persone. In alcuni casi ti permette di fare anche un po' di selezione e spazio intorno a te, se la tua passione diventa ossessione per qualcun altro!  In questo sono stata efficientissima.
Per me, ma non per tutti giustamente, vale il detto che  le distanze non si misurano in km o in tempi, ma in felicità.  Questo per me è ciò che conta. Non sarò mai la prima, e probabilmente alla Mezza d'Italia potrei essere addirittura l'ultima, ma questo non significa meno rispetto. Perchè in quel momento pensi, sì ho vinto. HO vinto anche oggi, mettendo a tacere i fantasmi che tutti abbiamo dentro, ho vinto sorridendo a ogni km, ho vinto commuovendomi alla fine di ogni corsa quando ti mettono la medaglia da finisher. E vinco ogni giorno, anche quando non me ne rendo conto, perchè la corsa tira fuori la forza e la grinta che credevi perdute o dimenticate. Nonostante i tempacci cronometrici o i dolori, arrivo sempre al traguardo perchè adoro i cerchi quando si chiudono e ogni corsa è un cerchio da chiudere. 
Ogni giorno è un cerchio da chiudere, un viaggio, non sempre in piano, è un continuo alternarsi di salite o discese. E se vuoi vivere non puoi fermarti a metà salita o farti travolgere dalla discesa. Devi correre e metterti in gioco, rischiando e magari farti male, ma si sopravvive, sicuramente più consapevole di prima, di me stessa e dei miei limiti, ma anche di altre potenzialità o possibilità che prima non vedevo. 
E adesso? E adesso si va tutti a IMOLA il 29 ottobre con i BroS!

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