#GirlOnABike


Negli ultimi tempi in casa il pensiero protagonista è il trasloco. 
Una metà è stata fatta, abbiamo salutato la "vecchia" casa FEV e siamo ospiti dalla nonna, in attesa che si liberi la "nuova" casa FEV.
Fortunatamente non si parla solo di questo! Altri dibattiti e dubbi amletici prendono vita. Per esempio farò mai pace con i miei capelli, troverò un rossetto che diventerà il mio rossetto prima dei 40, che sport farà Ester?
Sembra che dovrò cercare ancora per il rossetto, non so se farò pace con i miei capelli, ma almeno uno sport per Ester pare lo abbiamo trovato!





Il nuoto, non ne abbia a male nessuno, lo sappiamo lo dicevano già ai miei tempi " è uno sport completo", ma vuoi che sia proprio perchè è così completo che a noi in famiglia proprio non ci va giù! E' troppo preciso, e a noi non piace proprio. Con Ester ci abbiamo provato, è andata per 3 anni, ha imparato il minimo sindacale e poi è andata a ripetizione dalle sirene come dice lei. A suo dire lo stile Sirena la salverà... 

Così in settimana, in attesa della prova del mini volley, ha provato la bici da corsa su strada.
Alla fine sono gli sport in cui crediamo di più io e il suo papà. 
La pallavolo come sport di gruppo, su questo il papà è tassativo :-) avendola praticata anche a livelli medio-alti  crede fortemente nel suo spirito di aggregazione, la condivisione, il gruppo anche per aiutarla a diminuire le ansie, le paure e i dubbi che anche in tenera età si possono avere. Far parte di una squadra insegna a supportarsi, a condividere gioie e insuccessi, a sostenersi.
Sulla bici, almeno per la prova ho insistito io, all'inzio credevo di esagerare, di portarla su questa strada perchè piace a me. Ero un po' scettica, vuoi anche perchè la prima prova si era rivelata un bagno di lacrime: bici in prova troppo alta e lei che non riesce. Credevo che il capitolo si chiudesse proprio all'incipit, invece no.
Ieri ha voluto riprovare. 
Un'ora prima era già sull'attenti con il mio casco blu Tiffany e quando le hanno fatto trovare una piccola Bianchi in pendant con il casco ho visto accendersi una saetta nei suoi occhi, quando poi ha visto il nastro del manubrio arancio fluo la saetta si è incendiata!
E' salita al volo e ha detto al maestro andiamo!
io sono stata a guardarla per un'ora girare come un criceto, sempre più veloce, sempre più sicura e sempre più leggera. In un'ora si è messa in tasca 14 km e un po' di acido lattico, ma  anche un'energia e un entusiasmo che mi hanno convinto che lo vuole fare perchè le piace e non perchè piace a me.
Tanto che stamattina mentre prendevo l'auto per portarla a scuola lei tirava fuori la bici, quella bici dal box. 
Il ciclismo è uno sport di resistenza e il fatto che Ester non abbia mollato dopo la prima tragica prova mi ha dimostrato che ha "resistito" non ha mollato. So che la resistenza che ti insegna la bici non è questa, ma in quel non mollare ci ho visto tanto. Come vedo tanto nella bici, ci vedo la possibilità di migliorare le capacità di equilibrio e combinazione motoria, per tutte e due, e visto che siamo un po' maldestre entrambe, invece che con la danza ci raffineremo sulle 2 ruote :-)
Sicuramente è un più pericoloso di altri, ma c'è anche da dire che Ester si è slogata il polso in casa e messo i punti dopo una caduta in sala... 
Io ho imparato ad amare la bici perchè più di altre attività ha migliorato la mia autostima e  io mi auguro regali stessa fiducia in se stessa anche a Ester. Che possa capire che solamente impegnandosi e applicandosi nel tempo si riesce a ottenere un miglioramento delle proprie capacità.

Non potrà farlo per tutta la stagione invernale, ma questo più che un difetto per noi è un vantaggio ci permetterà di dedicarci alla pallavolo se piacerà con lo stesso entusiasmo e di migliorare lo stile sulle piste da sci!

30 anni fa nessun si sarebbe preso la briga di farmi provare la bici da corsa, ai miei tempi il traguardo era togliere le rotelle e imparare ad andare in bici, punto. Il top negli anni '90 era la mountain bike... ma per girarci in città.
Io ho fatto anni di nuoto, odiandolo alla fine  mi hanno ritirata perchè pagavano per farmi tuffare o stare a bordo vasca a chiacchierare :-) idem dal corso di danza quando mi trovavano chiusa in bagno al buio alla fine della lezione. Peccato io mi ci chiudessi all'inizio.
Finalmente quando ho potuto dire la mia ho potuto giocare a pallavolo, noi cresciute a Mila e Shiro o Mimi, ma ormai iniziavo il liceo praticamente!

Ho scoperto tardi lo sport, è andata così, altri tempi. Forse con Ester esagero pure troppo: le faccio provare un po' di tutto, e sicuramente è un modo per compensare la mia curiosità in materia sportiva. Lei di sicuro si diverte, sperimenta, si mette in discussione e io spero possa trovare la sua dimensione, l'attività che le farà bene e soprattutto la farà stare bene.



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