Coraggio. Corage. Cor.





Oggi a pranzo abbiamo stappato una bottiglia di Passerina di Ciù Ciù, una bottiglia per noi un po' speciale, che avevamo deciso di tenere per un'occasione speciale. Ma oggi è una giorno speciale.

Stamattina Ester ha avuto una bella idea così siamo andati al mare. (vedi foto, non abbiamo trasgredito nessun decreto)
Inoltre ho approfittato del bellissimo sole per stendere i panni in giardino e su 6 coppie di calzini finite in lavatrice 5 avevano il loro legittimo compagno. Il 6° paio comunque era un fantasmino, quindi non un vero calzino, quindi direi 5 su 5: un valido motivo per festeggiare.
A pranzo ho fatto una frittata con gli spinaci che pareva disegnata da Giotto. Altro motivo per festeggiare.
Ho voluto fare una crostata dopo pranzo e Ester ha deciso di aiutarmi. La situazione poteva sembrare  sfuggita di mano, ma ne sono usciti dei biscotti d'avanguardia decisamente buoni!
Potrei continuare ad elencare i motivi per cui oggi è una bella giornata.

Con Ester a fine giornata, o meglio prima di addormentarci, ho rispolverato il gioco delle 3 cose belle accadute nell'arco della giornata. Le prime volte ci impiegavamo un po' a carburare, tentennando un po'. Poi ci sono volte come oggi che partiamo in tromba e 3 sono troppo poche...

Abbiamo perso la cognizione del tempo, non si sa più che giorno sia, si ragiona a mattino, pomeriggio e sera eppure oggi Ester scrivendo il suo diario ha esordito con un "Però i giorni passano così in fretta..."
Ha ragione. 
I primi giorni sembravano lunghi,pesanti, quasi opprimenti. Ora la preoccupazione è una costante, ma i giorni si sono fatti un po' più scorrevoli, non voglio e non posso dire leggeri.

So per certo che saranno giorni indimenticabili. Per tutti.
Per noi, però, voglio siano indimenticabili perché speciali. Soprattutto per Ester.
Non ci capiterà mai più, in nessuna occasione, di passare così tanto tempo insieme noi 3. 
E' vero è un tempo forzato, obbligato, ma questo non vuol dire che per noi non possa essere anche bello. I primi giorni ci si concentrava solo sulle parole obbligo e dovere. Ora voglio pensare alle parole casa e insieme.

Non è una vacanza, lo so. E lo sa anche Ester, che giusto due giorni fa ha perso il suo riferimento a scuola per colpa di questo maledetto virus. E ha pianto, tanto, chiedendomi perché, perché!?!

Lo sappiamo che non è una vacanza, ma può essere comunque un tempo bello e costruttivo per noi che abbiamo la fortuna di stare in casa. E' un dovere che abbiamo anche verso chi sta lavorando e si sta sacrificando per noi. Non è consentito lamentarsi, non possiamo permettercelo se abbiamo la fortuna di stare con le persone a cui vogliamo bene e nelle nostre case.

Certo ho paura, e ho anche un mutuo. Come tanti ho paura per la nostra salute e il nostro lavoro che
non sappiamo quando, se e come riprenderà...ma ora è il tempo dell' hic et nunc: qui e ora.
Siamo vulnerabili, fragili, non ha senso pensare troppo in là perché la paura ci farebbe fare errori. Viviamo oggi con coraggio. Coraggio. Questa parola deriva dal francese corage, a sua volta derivante dal latino cor, cuore. E allora per avere più coraggio forse bisogna solo prendersi cura del proprio cuore.
Facciamolo. Qui e ora.
Rendiamo indimenticabili questi giorni per noi e per chi abbiamo la fortuna di avere vicino.

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