coincidenze

"Il valore di una coincidenza è uguale al suo grado di improbabilità."
Milan Kundera





E' un po' che non scrivo, come era un po' che non correvo in maniera decente. Sembra che le cose vadano insieme per quanto così diverse. Già perchè il Blog è una cosa, la Corsa un'altra.

Sul blog scrivo di tutto, di quello che mi passa per la testa, degli scazzi e dei mazzi che ogni tanto mi prendono, dei progressi di ♥E♥, della mia pseudo mania per la moda e gli occhiali, di tutto un po' insomma e a volte anche di corsa. Ma la Corsa vera è un'altra cosa.

Era un po' che non correvo bene, nonostante i propositi dell'anno: una mezza al mese. Siamo partiti in quarta, a gennaio addirittura 2...poi a febbraio l'iscrizione...e il salto...della quaglia. Niente. Vabè sono a credito con gennaio! Ma non va bene. Quando mi piglia lo scazzo generale mollo tutto, blog e corsa, ma non si fa. 
Io però sono così, dalle stelle alle stalle, nel bene e nel male.
Così ieri il criceto ha cominciato a lavorare e in quel di Dalmine deve avere avuto uno scossone... vi spiego. Vedere i nomi delle vie tipo Gavia o Resia hanno avuto il loro bell'effetto. Per qualcuno non dicono nulla, non sono nè pittori nè musicisti... bensì dei passi di montagna. I miei passi. Quelli che fai in moto, da passeggero ovvio per me, ma sempre in piega con l'aria in faccia e quel brivido lungo la schiena... e forse qualcosa ieri si è risvegliato...

Così tappa in libreria a comprare L'arte di correre di Haruki MuraKami...  Se malgrado tutto tieni duro e continui a correre, finisci col provare una sorta di disperato sollievo, come se il tuo corpo venisse svuotato di ogni sostanza...

Ci volevano. Così stamattina la mia sveglia biologica si è riattivata, alle 6 il criceto a cominciato a stiracchiarsi e alle 6.30 mi ha spinta fuori dal letto e super organizzata ho indossato la mia divisa invernale termica e soprattutto i guanti, le mie cuffiette, i fazzoletti...insomma stamattina versione boy-scout, non mi mancava nulla... e infatti la corsa è andata via liscia. Con quel freddo che ti entra dentro e quasi ti sfida, le tue guance che diventano rosse e tu senti il caldo che hai dentro prendere il sopravvento...insomma ti senti vivo... voglio pensare ai fiumi. Voglio pensare alle nuvole. Ma in realtà non penso a niente. Semplicemente continuo a correre in un silenzio di cui avevo nostalgia, in un comodo spazio vuoto che mi sono creato da solo. E dicano quel che vogliono, ma è una cosa fantastica !!!
Il punto esclamativo nel libro è uno solo...ma 3 mi sembravano il minimo. Erano fisse nella mia mente stamattina mentre gran parte della città dormiva ancora. io ero nel mio spazio vuoto, da sola. E in quel momento mi è venuto in mente un film stupidissimo, con la Sophie Marceau...Sarà perchè ti amo

Film leggero, ma divertente. E soprattutto io ho fissa in mente la scena liberatoria di lei che guida una Jaguar (vabè così ovvio è più facile) lungo una mega strada che porta al mare in Bretagna credo (vabè così ancora più facile...) ma soprattutto ho in mente lei che canta a squarciagola Tozzi! Esatto Tozzi.... e io stamattina salgo in macchina e chi mi becco dabadidabadadabbabba.... coincidenze? Forse... ma è stato liberatorio...

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