andata e ritorno



"Corro perché se non lo facessi sarei pigro e triste e 
spenderei il mio tempo sul divano. 
Corro per respirare l’aria fresca. 
Corro per esplorare. 
Corro per sfuggire l’ordinario. 
Corro… per assaporare il viaggio lungo la strada. 
La vita diventa un po’ più vivace, un po’ più intensa.
 A me questo piace."

Dean Karnazes




Eccomi qui. 
Natale è volato via, iniziato con una bella corsetta in solitaria all'alba per liberare la  mente e far spazio alle immagini e alle emozioni in famiglia da conservare nel tempo... e diciamocelo pure per fare un po' di spazio in più nella pancia!

Dopo di che la pausa in casa FEV: il 26 è saltata la maratonina di Zanica, ♥E♥ non ha voluto sentirne... così abbiamo ripiegato per un sano riposo. In fondo lo dice sempre anche il mitico Daniel Fontana che parte importante di un buon allenamento è il riposo...ecco appunto! 
Non so se intende proprio quello di riposo, film, pandoro e divano e non togliere il pigiama per un giorno intero, nel dubbio si fa!

Così domenica 28 dicembre non ci si scappa: c'è la mitica Presezzo-Roncola-Presezzo. Andata e ritorno, quelli veri fanno così.
28 km totali, 14km andare, 14 a tornare: la matematica non è un'opinione. 
Per chi non è della zona c'è compresa una bella salita che se la fai in moto i tornanti sono una figata, ma circa 700 m di dislivello in 8 km a piedi e di corsa per me erano una novità!

Una bellissima sorpresa però. 
Come sempre fa la corsa:  se glielo permetti ti stupisce ogni volta, nel bene e nel male. 

Piccola cronaca: partenza di gruppo da Presezzo per circa 6 km, piccolo ristoro ancora in pianura e poi via ognuno con la sua velocità. Io e la mia Rundagia stiamo insieme fino al ristoro, e come tutti i runner narcisisti (spt ometti) che abbiamo intorno ci facciamo anche noi il nostro selfie di rito, e poi in salita ci separiamo di poco, ognuna con la sua musica e i suoi pensieri.


Ieri mi sono stupita, sono partita in scioltezza e ho fatto tutta la salita di "corsa" perchè come mi è stato detto una volta, sul certificato c'è scritto atletica leggera... se cammini è un'altra cosa. 
Così ho fatto. Sono stata sorpresa da me stessa: dalle mie gambe, dal mio fiato e dalla mia testa. Sono arrivata in cima col sorriso, ho sofferto per assurdo più in discesa che in salita. Ogni tanto mi dicevo al limite cammini un pochino, poi nello stesso istante allungavo il passo. 
Sembra impossibile, finchè non ce la fai, e ieri quello che mi sembrava impossibile sono riuscita a farlo. Certo con il mio tempo che comunque non considero malaccio!

In quei tornanti ancora imbiancati dalla piccola nevicata di sabato e il sole che la rendeva ancora più brillante la mente vagava, correva sicuramente più veloce delle mie gambe. Ma alla fine so quali possono essere i miei tempi e a me vanno bene, io non sfido gli altri quando corro, certo li ammiro, ma io sfido solo me stessa caso mai. 

Non mi importa se ottengo chissà che risultati o meno, se faccio bella figura, lo faccio per qualcosa che non si vede, che gli altri non vedono, ma che io percepisco dentro. 

E ieri sera mentre tutti pubblicavano (ovviamente e meritatamente) le foto su FB, io guardavo le poche foto fatte da me sul mio telefono e sorpresa me ne sono trovata una scattata senza che me ne accorgessi.

Ecco credo sia la sintesi del mio primo "lungo" in vista della Regina.



Su runlovers ho letto una volta "se fai fatica a fare le scale, ad alzarti dalla sedia, a raccogliere una carta per terra, allora hai corso come si deve."

Stamattina mentre scandevo dal letto ho pensato: ho davvero corso come si deve ieri :-)

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